
La sindrome da alienazione parentale (PAS, Parenal Alienation Syndrome) è un grave disturbo generato a seguito di abusi contro i bambini coinvolti in ambito di separazioni o divorzi certamente non pacifici.
Nello specifico, un genitore pone in essere un insieme di comportamenti volti ad emarginare e denigrare l’altra figura genitoriale, tra cui: false accuse, offese diffamatorie, denigrazioni continue, etc.
Tali azioni consistono in una manipolazione psicologica dei propri figli volta alla totale emarginazione del genitore alienato.
Queste condotte non solo portano i bambini a perdere l’affetto nei confronti del genitore denigrato, ma lo stesso subirà allontanamento, disprezzo ed avversione da parte dei suoi stessi figli.
Il rapporto tra genitore alienato ed i suoi bambini risulterà così completamente distrutto poiché questi ultimi arriveranno a provare sentimenti di odio, disprezzo, anche paura nei suoi confronti, “alleandosi” con il genitore alienante il quale li influenzerà totalmente.
L’alienazione parentale è reato.
Questo è stato stabilito dal Tribunale di Milano con decreto 9-11 Marzo 2017.
Una delle conseguenze di tale reato consiste proprio nella perdita dell’affidamento dei propri figli.
Il giudice ordinerà quindi l’affidamento super esclusivo in capo al genitore alienato.
Tale scelta è stata presa con Decreto del 30 giugno 2020, Tribunale di Castrovillari.
Tramite CTU (Consulenza tecnica d’ufficio) è stata provata la condotta illecita del genitore alienante, consistente in numerose e reiterate pressioni psicologiche volte ad eliminare completamente la figura dell’altro genitore.
Al termine della CTU il giudice ha stabilito il trasferimento dei figli nella casa del genitore rifiutato, in questo caso il padre, ordinando quindi l’affidamento super esclusivo in capo a quest’ultimo.
Inoltre, il Tribunale di Brescia con sentenza n. 815/2019 ha provveduto a fornire l’elenco degli 8 sintomi da alienazione parentale.
- Campagna di denigrazione, nella quale il bambino mima e scimmiotta i messaggi di disprezzo del genitore alienante
- Razionalizzazione debole dell’astio, per cui il bambino spiega le ragioni del suo disagio nel rapporto con il genitore alienato con motivazioni illogiche, insensate o superficiali
- Mancanza di ambivalenza. Il genitore rifiutato è descritto dal bambino “tutto negativo”, mentre l’altro genitore è ” tutto positivo
- Fenomeno del pensatore indipendente: il bambino afferma che ha elaborato da solo la campagna di denigrazione del genitore
- Appoggio automatico al genitore alienante, quale presa di posizione del bambino sempre e solo a favore del genitore alienante
- Assenza di senso di colpa
- Scenari presi a prestito, ossia affermazioni che non possono ragionevolmente venire da lui direttamente
- Estensione delle ostilità alla famiglia allargata del genitore rifiutato
L’alienazione parentale è una vera e propria forma di violenza psicologica.
Il bambino subirà forti danni psicologici che potrebbero generare veri e propri deficit.
E’ importante saperla riconoscere quanto prima e provvedere subito ad eliminare totalmente tale situazione che sappiamo causerà gravi problemi anche sul lungo termine.
Area legale – Logos Famiglia e Minori
Studio Legale Roberti
Writer: Dottoressa Carolina Fattori (paralegal)