
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono una categoria di disturbi di origine neurobiologica, che interessano specifiche aree dell’apprendimento (lettura, ortografia, grafia e calcolo). La specificità è la loro caratteristica principale, infatti è importante sottolineare che per una diagnosi di DSA devono essere escluse: difficoltà legate all’efficienza cognitiva e a deficit dei sistemi sensoriali (visivo e uditivo).
Quali sono i DSA?
1) Dislessia
La dislessia è un disturbo caratterizzato da specifiche difficoltà nella lettura, in termini di velocità e correttezza. Perciòla lettura di un bambino con dislessia apparirà lenta e scorretta.
La valutazione della lettura è fatta attraverso la somministrazione di prove standardizzate, che comprendo la lettura di un brano e la lettura di liste di parole e non parole (parole non esistenti nella lingua che ci costringono ad una lettura basata sulla conversione grafema-fonema).
In ogni prova sono valutati:
- La velocità di lettura: Che viene calcolata dividendo al numero di sillabe del testo i secondi impegnati al leggerlo (sillabe al secondo)
- Gli errori di lettura: Che viene calcolato sommando i diversi errori commessi, che possono essere cosi classificati:
- Errori fonologici: Sostituzioni (folpe/volpe), omissioni (taolo/tavolo), aggiunte (bulio/buio) e inversione di grafemi (il/li; tende/dente);
- Errori spaziali: Sostituzione di grafemi con caratteristiche spaziali simili o speculari (d/b; q/b; a/e);
- Errori da esplorazione visiva: Salto di parola o riga e perdita del segno;
- Errori da mancata automatizzazione: Presenza di lunghe pause ed esitazioni (lettura sillabata).
2) Disortografia
La disortografia è un disturbo caratterizzato da specifiche difficoltà nella scrittura nella sua componete linguistica e non grafica. La disortografia è caratterizzata dal mancato rispetto delle regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto, che può essere causato da: difficoltà nel tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici o difficoltà nel applicare correttamente le regole ortografiche.
La valutazione della scrittura è fatta attraverso la somministrazione di prove standardizzate, che comprendo il dettato di un brano, di liste di parole e non parole e di frasi con parole omofone ma non omografe (es. luna/l’una).
In ogni prova sono valutati gli errori di scrittura commessi che possono essere cosi classificati:
- Errori fonologici: Non è rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi. Omissione, aggiunta, scambio e inversione di grafemi e di grafemi fonologicamente simili (bue/due; celato/gelato)
- Errori non fonologici: Non è rispettata la regola ortografica o la rappresentazione visiva della parola. Separazione/fusione illegale (in sieme/insieme; ilcane/il cane), Scambio di grafema omofono non omografo (squola/scuola; qucina/cucina), Omissione o aggiunta di h per il verbo essere (io non o/io non ho; andiamo ha casa/andiamo a casa).
- Errori fonetici: Errori di variazione dell’intensità sonoro o della durata. Omissione/aggiunta di accenti e di doppie.
3) Disgrafia
La disgrafia è un disturbo caratterizzato da specifiche difficoltà nella scrittura nella sua componete grafica e non linguistica. La disgrafia è un disturbo del ritmo neuromotorio della scrittura, è pertanto collegata al controllo degli aspetti grafici della scrittura manuale e si manifesta in una minore fluenza e qualità dell’aspetto grafico della scrittura. Perciò la scrittura di un bambino con disgrafia apparirà lenta e poco leggibile.
La valutazione della scrittura è fatta attraverso la somministrazione di prove standardizzate, che comprendo prove di velocità scrittura (calcolata attraverso il numero di grafemi che si producono nell’arco di tempo di un minuto) e prove qualitative e quantitative in cui viene valutata la leggibilià del tratto grafico.
4) Discalculia
La discalculia è un disturbo caratterizzato da specifiche difficoltà nell’elaborazione dei numeri e/o nella abilità di calcolo. Nella discalculia ci può essere una difficoltà nell’associare il numero alla quantità oppure può anche trovare difficoltà nel ricordare l’ordine procedurale di un’operazione, , o nell’utilizzare in modo adeguato i simboli aritmetici.
La valutazione della scrittura è fatta attraverso la somministrazione di prove standardizzate, che comprendo diverse prove sulle abilità numeriche, matematiche e di calcolo.
5) LA valutazione dei DSA
L’età minima in cui è possibile effettuare la diagnosi di DSA coincide generalmente con il completamento del secondo anno della scuola primaria, tranne nel caso della discalculia in cui si deve aspettare il completamento del terzo anno delle scuola primaria.
La valutazione e l’eventuale diagnosi è effettuata da specialisti esperti (psicologo, neuropsicologo, neuropsichiatra infantile) anche mediante l’utilizzo di specifici test standardizzati.
In generale la valutazione, svolta a seguito di un accertamento in cui si attesta l’assenza di patologie neurologiche e/o deficit dei sistemi sensoriali, comprende diversi ambiti:
- Profilo cognitivo/intellettivo
- Profilo neuropsicologico (memoria, attenzione etc.)
- Profilo degli apprendimenti (lettura, scrittura, matematica e comprensione dei testi)
È comunque importante dire che, per eseguire una valutazione esaustiva e accurata, lo specialista deve tenere in considerazione tutti gli aspetti psicologici ed emotivi che possono portare a ripercussioni negative su questi bambini.
Le difficoltà scolastiche, gli insuccessi e le frustrazioni, possono portare a delle complicanze sul piano psicologico, relazionale ed emotivo. Il bambino può, infatti, sviluppare un senso di sfiducia nelle proprie capacità e una demotivazione ad apprendere, queste a loro volta provocano un aumento della probabilità d’insuccesso, attivando una sorta di “profezia che si auto-avvera”, ossia la realizzazione delle aspettative negative circa gli esiti dell’apprendimento.
6) Perché richiedere una valutazione?
Generalmente si richiede una valutazione in seguito all’osservazione, da parte degli insegnati o dei genitori stessi, di alcune difficoltà in ambito scolastico del bambino. Perciò per genitori ed insegnati è fondamentale imparare ad osservare e riconoscere quali sono quelle difficoltà che possono considerarsi dei campanelli di allarme per un DSA. Di seguito un breve elenco.
LETTURA:
- Difficoltà nel riconoscere i caratteri tipografici
- Difficoltà a mantenere il segno (perdita parole e/o righe)
- Difficoltà riconoscere suoni simili
- Difficoltà a leggere ad alta voce
SCRITTURA:
- Difficoltà nel copiare alla lavagna
- Difficoltà nell’utilizzo dello spazio sul foglio
- Difficoltà a mantenere la direzionalità
- Difficoltà nella copia di caratteri tipografici, lettere e numeri
- Presenza di inversioni numeri e lettere (il/li 13/31)
- Difficoltà nell’uso della punteggiatura (inadeguata/ignorata)
- Difficoltà nelle classificazioni grammaticali e nell’analisi logica
- Difficoltà nella produzione di testi ricchi e complessi
- Macro/Micro scrittura
- Difficoltà in gruppi consonantici complessi
CALCOLO:
- Difficoltà ad apprendere le tabelline
- Difficoltà ad apprendere figure geometriche
- Difficoltà nel discriminare i segni grafici
- Difficoltà nel calcolo a mente
MODALITÀ DI APPRENDIMENTO:
- Difficoltà nel memorizzare sequenze (giorni, mesi etc.)
- Difficoltà nel ricordare le date/luoghi
- Lessico non particolarmente ampliato
- Difficoltà nelle organizzazioni spazio/tempo (dx/sn, prima/dopo)
Bibliografia:
APA (2014) Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali quinta edizione DSM 5, Raffaello Cortina Editore.
Vio C., Tressoldi P., Lo Presti G.(2018). Diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento scolastico. Ed. Erikson
Marinelli C.V., Romano G., Cristalli I., Franzese A. e Di Filippo G. (2016). Autostima, stile attributivo e disturbi internalizzanti in bambini dislessici, «Dislessia» vol. 13, n. 3, pp. 297-310
Zoccolotti P., Angelelli P., Judica A., e Luzzatti C. (2005). “I disturbi evolutivi di lettura e scrittura”; Carocci
Area neuropsicologia e salute mentale – Logos Famiglia e Minori
Studio Neuropsicologia e Psicoterapia Guzzino
Writer: Dottoressa Claudia Falcone